ABSTRACT: Alan Turing nel 1950 pubblicherà un saggio dal titolo “Computing machinery and intelligence” che farà da apripista ad una moltitudine di riflessioni che tentano di dare una risposta all’interrogativo: “Possono pensare le macchine?". Nel corso degli ultimi decenni l’intelligenza artificiale è stata applicata in diversi settori tecnico – scientifici, rendendoli celeri ed efficienti e incrementando la soglia del benessere. Tuttavia, la sfida del progresso non si è arrestata all’impiego delle logiche informatiche ai soli settori a prevalenza operativa, ma sta avendo anche una ricaduta in tutte le attività di concetto e che dunque prevedono un’attività di pensiero, di ragionamento teso alla realizzazione di un risultato (output) che è frutto di un processo di calcolo ed elaborazione di molteplici input.
TITOLO | L’avvento della tecnologia nelle aule giudiziarie: può il destino della giustizia essere affidato ad un algoritmo? |
AUTORE | Andrea Galati |
ANNO | 2020 (06.08.2020) |
FORMATO | Online |
LINGUA | Italiano |
TIPOLOGIA | 1.01 Articolo in rivista (divulgativo) |
NOME RIVISTA | Ius in itinere – rivista giuridica online |
CURATORE RIVISTA | n.d. |
NUMERO, VOLUME, SERIE | n.d. |
CODICE ISSN | 2611-3902 |
LUOGO RIVISTA | Via Toledo, 265 Napoli |
PAROLE CHIAVE | Intelligenza Artificiale, Alan Turing, utilizzo dell’IA nei tribunali |
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GALATI A. "L’avvento della tecnologia nelle aule giudiziarie: può il destino della giustizia essere affidato ad un algoritmo?", Ius in itinere - Rivista giuridica online, 2020.